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Rendiamo il 2025 l’anno della vittoria!

Prospettiva della Gioventù Internazionalista

È appena terminato un anno turbolento di rapidi cambiamenti e uno ancora più burrascoso sta iniziando. Nel 2024 si sono verificati importanti sviluppi in ambito internazionale. Molti governi sono cambiati, altri hanno affinato le loro strategie; altri governi hanno attraversato pesanti crisi. Possiamo definire il 2024 come l’anno dei cambiamenti formali governativi. Anche se sappiamo che i cosiddetti regimi democratici non compiono mutamenti radicali quando il presidente, il primo ministro o il partito in carica cambia, nella crisi che stiamo vivendo possiamo vedere che questi cambiamenti sono l’espressione di un intensificarsi del ruolo di ogni paese nell’arena globale. Le elezioni di novembre 2024 negli Stati Uniti d’America sono state l’apice di un intero processo di preparazione su scala globale.


Insieme a Regno Unito e Israele, gli Stati Uniti stanno portando avanti il ruolo di avanguardia tra le forze della Modernità Capitalista. Le strutture dello stato profondo (deep state) negli Stati Uniti e all’estero, per un lungo periodo di tempo si sono preparate a questo momento. Le strutture statali degli Stati Uniti non accettano più governi che non seguano perfettamente le linee guida degli Stati Uniti. Questi hanno realizzato che le politiche liberali di diversi colori perseguite finora non sono in grado di affrontare la minaccia emergente di Russia e Cina. Perciò vedono la necessità di imporre una linea più dura.


La strategia delle 3 NATO


Ora gli Stati Uniti seguono la strategia della terza NATO per riuscire a fronteggiare la minaccia della Cina. Questa costituisce per loro la più grande minaccia nel XXI secolo. Questo è il motivo per cui fanno passi avanti solo in maniera molto ben pianificata. Sono anni che gli Stati Uniti e i loro alleati si preparano per questo processo, che raggiungerà il suo apogeo nel 2025; perciò, da quando la guerra in Ucraina ha raggiunto un nuovo stadio nel 2022, la NATO è stata risvegliata in Europa. Il Regno Unito e la Germania, insieme alla Francia, saranno i responsabili della prima NATO. Quest’alleanza contrasterà l’influenza russa sull’Europa Orientale e la dipendenza europea dal gas e dal carburante russi. La seconda NATO, quella che prenderà più energie dagli Stati Uniti, è la NATO asiatica-pacifica, guidata dal Regno Unito, dall’Australia e dagli Stati Uniti (alleanza AUKUS) contro la Cina. In questa cornice le relazioni tra Stati Uniti e Filippine sono state potenziate; mirano a isolare la Cina, creando una barriera in termini commerciali e militari. Gli Stati Uniti difenderanno il loro alleato Taiwan e, quando necessario, lo useranno come ragione per guerra e conflitti con la Repubblica Popolare Cinese.


Medio Oriente come centro della guerra


Gli sviluppi più importanti nell’ultima fase del 2024 sono stati quelli avvenuti sull’asse Palestina-Libano-Siria. Abbiamo visto crollare dopo 61 anni il regime Ba’ath della Siria e sorgere un nuovo governo, tutto in pochi giorni. Ovviamente la caduta del regime della famiglia Al-Assad non può essere compreso solo come l’insieme degli eventi avvenuti tra il 27 novembre e l’8 dicembre. Questa offensiva era stata pianificata molto prima ed è stata preparata e messa in pratica secondo i piani delle forze imperialiste nella regione. Il 7 ottobre 2023 e il massacro di Gaza, la guerra in Libano, l’indebolimento di Hezbollah e il conseguente colpo all’influenza iraniana nella regione sono stati il preludio di questa offensiva. Nel prossimo futuro potremmo vedere questa stessa guerra e instabilità espandersi in Iraq. Questo è lo scopo della terza NATO: affrontare e indebolire l’influenza russa e iraniana sul Medio Oriente e intanto rafforzare la posizione degli Stati Uniti e, in particolare, di Israele. Gli Accordi di Abramo tra Israele e gli Stati Arabi sono un passo in questa direzione. Dobbiamo renderci conto che Israele non è una potenza regionale, bensì globale. Finora è stato uno dei principali attori a livello globale. Ora è il suo momento per stabilizzarsi e praticare la sua egemonia sul territorio. Questo è il motivo per cui lo stato turco è anche spaventato della situazione in arrivo: con Israele come potenza egemonica, il ruolo centrale della Turchia come una forma di proto-Israele giungerà al termine e passerà in secondo piano. La Turchia non sarà l’alleato principale degli Stati Uniti e della NATO nella regione; perciò non potrà sostenere le politiche di massacro che finora ha perpetrato nei confronti dei popoli dentro e fuori dalla Turchia, specialmente il popolo curdo.


E questo non è tutto: quando la Turchia insisterà su una diplomazia su due fronti, diventerà un ostacolo allo sviluppo delle politiche imperialiste sia russe che statunitensi. Perciò, la Turchia vede chiaramente che, se vuole evitare l’intromissione della guerra nel suo territorio, deve risolvere dei problemi interni. Hanno provato a “risolvere” la questione curda per molto tempo ormai. Hanno insistito sull’uso della forza, sull’annientamento del movimento per la libertà come un passo necessario all’annientamento del popolo curdo, ma il Movimento di Liberazione del Kurdistan e il popolo curdo hanno resistito. Con il complotto internazionale contro Abdullah Öcalan tra il 1998 e il 1999, gli Stati Uniti, Israele e lo stato turco hanno provato a eliminare il movimento di liberazione demolendo la sua leadership, ma ora stanno affrontando un movimento ancora più forte e non sono riusciti a separare il leader dal resto del movimento e del popolo. Gli sviluppi sull’isola di Imrali, dove Abdullah Öcalan è detenuto in isolamento dal 15 febbraio 1999, sono un punto chiave per gli sviluppi in Medio Oriente. La connessione tra il popolo curdo e la resistenza di Abdullah Öcalan si è materializzata nella campagna internazionale “Libertà per Abdullah Öcalan – una soluzione politica alla questione curda”.


I cancelli si sono aperti, ora raggiungiamo la completa liberazione!


Questa campagna ha mostrato finora come i pensieri e il paradigma di Abdullah Öcalan siano sentiti da persone di tutto il mondo come una via d’uscita dalla crisi e una strada per raggiungere la libertà. Questo, assieme alle resistenze del popolo curdo, della guerriglia curda e in particolare di Abdullah Öcalan a Imrali, ha imposto allo stato turco la necessità di affrontare la questione curda. Questo è il motivo per cui sono state aperte le porte di Imrali ed è stato permesso a un membro della famiglia e a una delegazione di politici di visitare Öcalan dopo più di quattro anni di totale isolamento. È stato grazie alla battaglia democratica del popolo curdo, dei popoli del Medio Oriente e a una grande lotta a livello internazionale, se la visita è avvenuta. Sarebbe sbagliato attribuire questo avvenimento alla volontà dello stato turco di trovare una soluzione. È stata la forza del popolo e del Movimento di Liberazione del Kurdistan che l’ha reso possibile. Una moltitudine di atti di guerra speciale sono avvenuti e discussioni sulla possibilità di un processo di pace si sono aperte dal primo momento in cui è stata annunciata la visita di Ömer Öcalan, nipote di Abdullah Öcalan. È importante sapere come le porte di Imrali siano state aperte: con la lotta. Solo in questo modo gli sviluppi che seguiranno riusciranno a raggiungere un risultato veramente democratico.


Dobbiamo prepararci per ciò che sta arrivando


Tutti gli avvenimenti che accadranno nel 2025 porteranno con sé grande caos e perciò grandi opportunità e cambiamenti. Ovviamente, le forze della Modernità Capitalista si sono preparate per molto tempo. Hanno preparato la loro guerra irregolare, spingendosi in ogni dimensione della guerra, incluso il Warfare Cognitivo in modo da “occupare i cuori e le menti dei loro nemici”. Ma noi, le forze democratiche, specialmente la gioventù rivoluzionaria, dobbiamo prepararci ad affrontare questo processo. Vediamo importanti rivolte e importanti sviluppi nel 2024. In particolare la gioventù, con l’avanguardia delle giovani donne, si è ribellata in diverse parti del mondo, dall’Africa all’America Latina e fino al Medio Oriente. Ma dopo queste rivolte?


Il nostro ruolo come giovani è organizzare e guidare le rivolte, sì, ma è anche organizzare la società per ciò che sta per arrivare. La Terza Guerra mondiale si sta intensificando, gli attacchi alle donne stanno aumentando e aggravandosi, assumendo nuove forme al passo con lo sviluppo della tecnologia. Il mondo ha raggiunto il temuto aumento della temperatura di 1.5 gradi. Autoritarismi, dittature e militarismo stanno aumentando ovunque come risposta ai riflessi della società di fronte alla situazione globale. Quindi, cosa dobbiamo fare? Se vediamo così chiaramente la situazione, che ruolo dobbiamo assumerci?


Cara gioventù del mondo


Non possiamo stare su TikTok e su Instagram per sempre. Non possiamo essere soddisfatte e soddisfatti dal condividere qualche messaggio radicale attraverso i media. Non possiamo più rimanere comodi mentre vediamo altri e altre che lottano o sono massacrati. Ai quattro angoli del mondo, i nostri fratelli e sorelle stanno mettendo i loro corpi di fronte al nemico. Tanto grave è la situazione globale, tanto forte sorge la lotta. Vogliono farci credere che “il tempo delle rivoluzioni è finito”. Ciò che c’è stato nel passato è una forte gioventù che aveva preso coscienza ed era entrata in azione. Comprendere, sentire e agire. Pensare, parlare e fare era la norma. Forse crediamo che la rivoluzione verrà da sola, come una mela che cade dall’albero. Forse crediamo che la storia andrà avanti portando con sé giustizia e uguaglianza. I più pessimisti potrebbero pensare che la natura e il mondo saranno distrutti dall’ambizione degli uomini capitalisti.


Ma nessuna di queste credenze è vera. Se guardiamo approfonditamente alla storia, vediamo come le decisioni cambiano il mondo. Ogni rivoluzionario nella storia ha deciso di cambiare le cose. Forse hanno agito a livello locale o internazionale, ma hanno tutti agito con decisione per il bene dell’umanità. Sapevano che la mela non cade da sola, come disse Che Guevara, ma che la dobbiamo far cadere. È il nostro turno quindi di prendere il testimone e portare la loro lotta al suo obiettivo finale, ad esaudire i loro desideri e costruire la vita libera.


Il paradigma è una guida per uscire dalla crisi


Oggi abbiamo migliaia di anni di esperienza accumulata nella lotta. E non solo questo, abbiamo un paradigma che ci permette di comprendere il nostro posto nella storia e il mondo così com’è e come vorremmo che fosse. Il paradigma della Modernità Democratica di Abdullah Öcalan ci dà un ruolo e un orizzonte, specialmente a giovani donne e uomini: assicurarsi che la dialettica della storia vada verso la liberazione. E, cari amici e care amiche, se non ci prendiamo questa responsabilità, il sistema capitalista vincerà ancora. Ma dato che non possiamo neanche permetterci di pensare a un’altra vittoria del capitalismo, dovremo sicuramente trovare i modi e i metodi per la vittoria. La rivoluzione vincerà e sarà la gioventù, con il suo dinamismo e la sua forza vitale, a farla vincere.


Questo è il motivo per cui dobbiamo rendere il 2025 l’anno delle giovani donne e della gioventù. Questo è il motivo per cui il 2025 sarà l’anno della vittoria!


 
 

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